Rise Up, parla il Coordinatore d'Ambito Lamberto Pellegrini

Un progetto un unirne altri, un volano per mettere a sistema realtà diverse e spesso distanti tra loro. Il progetto “Rise Up” è anche questo, come ha spiegato il coordinatore di Ambito Lamberto Pellegrini, che ha raccontato i passi avanti del progetto che fa del welfare generativo il suo punto fondante. 

“In questo momento lo stabile di Attiggio è occupato per il 75%. Per quanto riguarda la quarta unità abitativa, al momento sono al vaglio le domande presentate da parte del team degli operatori. Ricordiamo che recentemente il nostro territorio è stato pesantemente investito dal problema degli sfratti, ma le politiche del governo, con Rei prima e Reddito di cittadinanza adesso, sono state funzionali ad una riduzione delle problematiche anche per noi. Chi è rimasto fuori da queste dinamiche sono i nostri interlocutori”. 

Unità abitative già occupate da alcuni mesi, e proprio per raccontare ulteriormente le linee guida del progetto a breve (fine novembre) è in arrivo un evento di condivisione e partecipazione tra comunità di Attiggio e partecipanti a Rise Up. Social housing all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo. Il progetto è sostenuto da Fondazione Cariverona. 

“Altro problema da affrontare sempre incluso nel dettato del progetto di Rise Up – spiega ancora Pellegrini – risolvere le problematiche di 3 famiglie uscite dai centri di accoglienza, che a seguito di alcuni decreti governativi sono fuori dal percorso di assistenza. E quando ci sono minori in queste famiglie c’è l’esigenza di intervenire seguendo le linee guida del progetto. Non entreranno all’interno dello stabile di Attiggio, ma saranno incluse nel cuore del progetto perché sono residenti sul territorio e devono essere prese in carico dai servizi sociali. Per loro quindi un corso di professionalizzazione e tirocini di inclusione sociale. Sono entrate nel progetto anche le donne oggetto di violenza, quindi una mission del progetto sempre più accogliente”. 

Raccogliere, Redistribuire, Rigenerare, Responsabilizzare: questi i cardini del progetto Rise Up, la missione di un progetto che sta mettendo al centro famiglie a rischio o sotto sfratto. Un format di intervento integrato che vede partecipare soggetti pubblici e non che insistono sul territorio dell’Ambito Sociale Territoriale 10. 

Il progetto “Rise Up” parte all’interno del tavolo previsto dal protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulla povertà. Obbiettivo quello di applicare i concetti del “welfare generativo”, welfare che sia in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività. 

Mettere a sistema più realtà associative, mettere i tanti player del territorio attorno ad uno stesso tavolo: “Il progetto per noi è stato ed è una rete ancora più solidale che si è unita attorno ad una progettualità comune – conclude Pellegrini – quindi anche per noi è stata la costruzione di un laboratorio di rapporti. Un rapporto integrato che cambia e quindi cambia il linguaggio del volontariato che va oltre i limiti conosciuti”.

Rise Up: Il progetto a confronto con le associazioni di volontariato e sportive

Il progetto Rise Up a confronto con le associazioni di volontariato e sportive dell’Ambito Territoriale Sociale 10.
 

Incontro per aprire alla possibilità di costruire percorsi di reinserimento sociale e di inclusione per i nuclei familiari sotto sfratto che insistono sul territorio d’Ambito.

Il progetto, tra i vari interventi, prevede un percorso di social housing
. È in via di allestimento lo stabile di Attiggio, importante è stato il contributo dei privati che hanno donato mobili di vario tipo collaborando all’arredo dei quattro appartamenti.

Nel progetto sarà rivolta una particolare attenzione ai nuclei familiari con minori presenti pertanto una cooperativa erogherà interventi socio-educativi. 

“Obiettivo una comunità coesa ed accogliente – ha spiegato il Coordinatore d’Ambito - ecco perché le associazioni sono e saranno così importanti all’interno di questo progetto. Il supporto delle associazioni sarà quello di costruire una rete pensata e declinata verso una società forte. Fondamentale sarà il finanziamento della Fondazione CARIVERONA che renderà possibili azioni di questo tipo. Attivare tirocini, includere le famiglie e non lasciare nessuno indietro”.

Uscire dalla marginalità, come risocializzare?

Attraverso tirocini, laboratori, attività di restituzione sociale e non solo. Le associazioni del territorio possono partecipare al progetto tramite la stipula di accordi di partenariato in direzione del “Welfare Rigenerativo”. Ecco quindi il senso dell’incontro della settimana scorsa, con le associazioni ed i promotori del progetto, per capire bisogni, esigenze (associazioni) e prospettive offerte.

Quindi porte aperte alle associazioni di volontariato che vogliano partecipare a dei percorsi per far ritornare parte integrante del tessuto sociale locale famiglie e persone con difficoltà transitorie.

Una socialità rinnovata per l’Assessore ai Servizi alla Persona Simona Lupini, con l’idea di una “Rete sociale capace di sostenere chi in questo momento non è in grado di farlo in autonomia”.

Un territorio che deve lavorare insieme e che potrebbe diventare comunità e rete sostenendo genitori e figli. 

Incontro con le Associazioni Sportive e di Volontariato

Rise Up, la formazione continua degli operatori

Dopo l’evento di lancio, marcia spedito il progetto Rise up, con la formazione continua degli operatori che sarà funzionale alla gestione delle problematiche legate agli sfratti. 

Procedure che sono riprese nel febbraio 2017 dopo lo “stop” a seguito gli eventi sismici dell’ottobre 2016. Dalla ripresa, e fino al febbraio 2019, sono stati affronti dai servizi sociali 41 sfratti che hanno coinvolto altrettanti nuclei familiari. 

Ecco spiegato il perché del corso di formazione dedicato agli operatori, pensato per analizzare nei dettagli gli aspetti teorico-pratici del rilascio di immobile: procedure, limiti e possibilità dell'attività dell'Ufficiale Giudiziario. 

La formazione si è aperta con i saluti del Coordinatore d'Ambito poi è intervenuto il Dott. Giuseppe De Stefano, Dirigente Unep presso la Corte di Appello di Ancona.  Una relazione squisitamente tecnica, che ha sviluppato nello specifico le procedure, le tempistiche e le fasi del rilascio di immobile analizzando anche la legislazione inerente. 

Formazione giuridica per affrontare il tema degli sfratti e tutta la problematica inerente. 

Successivo l’intervento della Dottoressa Caterina Canuti, Funzionaria Unep di Ancona, che ha spiegato in maniera pratica i passaggi da mettere in campo in caso di intimazione dello sfratto.

Rise Up, presentato il progetto



Partire dalle risorse delle persone, “rigenerarsi” e trovare una nuova strada da percorrere nella vita. Questo il senso profondo del progetto “Rise Up”, presentato questa mattina all’interno dell’Oratorio della Carità per affrontare povertà e marginalità che insistono sul territorio dell’Ambito Sociale 10.  

Social housing per alcuni nuclei familiari, che si andranno ad “innestare” all’interno della comunità fabrianese attraverso un percorso di crescita e formazione professionale, in maniera tale da poter ricostruire un percorso umano e lavorativo.  

I 4 nuclei abitativi sono localizzati nella frazione di Attiggio, Fabriano, e saranno al centro del percorso del progetto sostenuto da Cariverona.  Partenza prevista del progetto, aprile. 

Centrale in questa azione il supporto ed il sostegno economico della Fondazione Cariverona, motore delle azioni che si andranno a mettere in campo legate al Bando Povertà 2018.  

“Lavoro di squadra efficace – ha spiegato l’Assessore ai Servizi Sociali Simona Lupini – che ha portato alla costruzione di un percorso partito dagli spunti forniti dall’Osservatorio sulle povertà. Da questo è nato il confronto sulle tante situazioni di difficoltà presenti sul nostro territorio. La nostra decisione è stata quella di concentrarci sulle emergenze abitative. Il momento storico è critico, ci sono anche criticità nelle famiglie.  Non sarà assistenzialismo puro e semplice, ma un percorso concreto di crescita e rinascita attraverso il lavoro”. 

Rise Up – Il progetto 

Un modello di rete: presa in carico, gestione dell’emergenza e reinserimento affinché tutta la comunità sia in grado di cresce. Questo il format del progetto Rise Up spiegato da Roberto Fiorini (esperto di progettazione e figura che poi valuterà il percorso del progetto presentato questa mattina).  Costruire e consolidare le relazioni sul territorio attraverso un osservatorio permanente sui fenomeni che insistono sul territorio in maniera tale da “mappare” il territorio.

Passo successivo istituzionalizzare di un tavolo per le politiche di re-inclusione: “Passare dall’emergenza all’obbiettivo”, ha spiegato Fiorini, per poi passare attraverso i partenariati multilaterali dove coinvolgere tutte le risorse associative dal territorio. Altri partenariati saranno quelli con le imprese, per cercare di capire gli sbocchi professionali dei soggetti coinvolti fino al re-inserimento: “Ecco come la comunità dimostrerà di aver cura di sé stessa”.

Entreranno poi in gioco equipe multidisciplinari per discutere dell’emergenza in termine più ampi (anche in presenza di mediatori culturali, laddove si dovesse riscontrare la presenza di famiglie provenienti da culture diverse). Nodo fondamentale da affrontare sarà il “racconto del progetto”, dove la comunità verrà informata dei risultati per far capire come le risorse della stessa vengano impiegate.  

Poi azioni infrastrutturali e processi, quindi rendere disponibili gli alloggi e quindi fare entrare in contatto i soggetti coinvolti all’interno di Rise Up con la comunità che li ospiterà. Alloggi che si troveranno all’interno di uno stabile dove troveranno sede anche i laboratori e tutti i percorsi formativi. 

Percorsi professionalizzanti, quindi laboratori pensati per poter ritrovare una vocazione lavorativa. “Mestieri per restituire alla comunità il supporto ottenuto attraverso la piccola imprenditoria e la produzione di servizi. Ci sarà anche possibilità offerte dalla cura del verde pubblico”. Previsti anche percorsi per i minori eventualmente coinvolti nelle situazioni di disagio, con un sostegno specifico tra compiti ed attività sportive. Fondamentale anche la mediazione culturale e familiare, con operatori attualmente in formazione anche dal punto di vista giuridico, per interventi calibrati in tutte le occasioni. 

Ultimi step: redazione e condivisione di progetti individuali. “Nessun processo standardizzato, ma calibrato sulla specificità dell’utente che condividerà il progetto con gli operatori”. Ultimo step la valutazione degli output del progetto. 

Poco più di un anno per sviluppare nuove competenze dal punto di vista lavorativo, corsi professionalizzanti e tirocini. 

Gli interventi dei Sindaci 

Il tavolo dei relatori, con Sindaci ed Assessori

Presenti Sindaci ed Assessori dei comuni parte del territorio di Ambito 10. Il Presidente del comitato dei Sindaci (e primo cittadino di Sassoferrato) Ugo Pesciarelli ha evidenziato il “Percorso di accompagnamento pensato ed erogato dal progetto, con una forte attenzione anche alla prevenzione che nasce dal confronto con gli operatori presenti sul territorio per cercare di contrastare le fragilità legate alle tante problematiche del nostro territorio. Un percorso che riguarda tutto il nostro territorio per valorizzare le risorse delle persone per ritornare ad essere ancora una volta contributo per la comunità”.

Fabriano rappresentata dal Sindaco Gabriele Santarelli. “Rise Up, risollevarsi quindi, all’interno di un percorso costruito in sinergia con tanti soggetti. In questo progetto le persone vengono sostenute ed inserite all’interno di un percorso, con l’obbiettivo di farle poi ritornare a camminare da sole”. 
“Un progetto che entra nella fase attuativa - ha spiegato il Sindaco di Genga Giuseppe Medardoni – il mio auspicio è che ci siano altri progetti di questo tipo, pensati per ricostruire le famiglie partendo dalle abitazioni e dal lavoro”. 

Per Cerreto d’Esi, presente l’Assessore ai servizi sociali Giuliana Latini, che ha sottolineato l’importanza di un progetto di questo tipo pensato per un territorio tutto che soffre la difficoltà dei nuclei familiari. 

Assente, ma a fianco del progetto, il Sindaco di Serra San Quirico Tommaso Borri. Il suo saluto è stato affidato alle parole dell’Assessore ai Servizi Sociali fabrianesi Simona Lupini.

Le parole di Monsignor Russo e del Direttore della Caritas Diocesana Don Marco Strona 
L'Intervento di Monsignor Russo

Presente al convegno di presentazione anche il Vescovo della Diocesi di Fabriano Matelica Monsignor Stefano Russo, che ha osservato l’importanza di un progetto pensato per affrontare le esigenze del territorio. “Un progetto di prossimità, pensato per le povertà che ogni giorno ci troviamo davanti. Cerca prospettive per far uscire dall’indigenza, ma qui c’è viaggio verso la dignità attraverso il lavoro quotidiano”. 

Cita Papa Francesco Don Marco Strona, quando dice che “Siamo di fronte ad un’epoca dove dobbiamo ripensare a come vivere e quindi ecco il senso di Rise Up: fornire strumenti che possano portare le persone a rialzarsi e ritrovare la dignità persa attraverso l’impegno”.

Il Progetto nasce all’interno del Tavolo previsto dal “Protocollo di Intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulle povertà”, a cui partecipano : Presidente Unione Montana dell’Esino Frasassi, Sindaco di Fabriano, Sindaco di Cerreto d’Esi, Sindaco di Genga, Sindaco del Comune di Sassoferrato, Sindaco del Comune di Serra San Quirico, Caritas Diocesana Fabriano-Matelica, Caritas Serra San Quirico, Associazione San Vincenzo de Paoli di Fabriano, di Cerreto d’Esi e di Sassoferrato/Genga, Associazione Quadrifoglio di Fabriano, CSO Marche – Associazione di Promozione Sociale, Centro Aiuto alla Vita di Fabriano.

Rise Up - LInee Guida Per l'Accesso agli Alloggi Sociali





Il presente regolamento determina i criteri e le modalità di accesso agli alloggi temporanei destinati a situazioni di emergenza sociale per nuclei familiari o singoli soggetti in condizioni di grave disagio sociale ed abitativo. 

Gli alloggi di emergenza sociale sono da considerare come locali procurati a titolo precario da organi preposti all’assistenza pubblica.

Gli alloggi sono di rotazione assegnati temporaneamente in attesa che gli assegnatari superino la fase di emergenza e si procurino un diverso alloggio

...per continuare a conoscere il regolamento scarica il file...

Rinnoviamo inoltre l'appuntamento per domani mattina, 6 aprile 2019, con la presentazione del progetto all'interno dell'Oratorio della carità di Fabriano (ore 10).


Rise Up – Esperienze e Percorsi di Reciproco Benessere



Azioni attraverso il supporto ed il sostegno economico della Fondazione Cariverona, legate al Bando Povertà 2018.

Raccogliere, Redistribuire, Rigenerare, Responsabilizzare

Contrasto e prevenzione delle condizioni di povertà, disagio economico e crisi. Questa la “mission” di Rise Up, che metterà al centro delle sue attenzioni le famiglie a rischio o sotto sfratto. Un format di intervento integrato che vede partecipare soggetti pubblici e non che insistono sul territorio dell’Ambito Sociale Territoriale 10.  

Il progetto “Rise Up” parte all’interno del tavolo previsto dal “Protocollo d’intesa per la realizzazione di un sistema integrato di azioni e risorse a sostegno dei singoli e famiglie in difficoltà attraverso l’istituzione di un osservatorio sulla povertà. 

Obbiettivo quello di applicare i concetti del “welfare generativo”, welfare che sia in grado di rigenerare le risorse (già) disponibili, responsabilizzando le persone che ricevono aiuto, al fine di aumentare il rendimento degli interventi delle politiche sociali a beneficio dell’intera collettività.
 
L’evento di presentazione del percorso si terrà sabato 6 aprile presso l’Oratorio della Carità, ore 10.